Il vairone è un piccolo ciprinide dal corpo affusolato e compresso. La sua testa piuttosto breve e di forma tondeggiante e termina con una bocca piccola, tagliata obliquamente. Rispetto al corpo, le sue pinne sono grandi, soprattutto quella caudale, grazie alla quale il vairone si rivela un potente nuotatore. Il corpo e la pinna caudale di questo pesce hanno colorito scuro, con riflessi verdastri. Le altre pinne tendono invece decisamente al rosso. La pinna pettorale presenta di solito alla base una macchia arancione. Lungo i fianchi del vairone corre una fascia scura che va dall'occhio all'attaccatura della pinna caudale. Al di sotto di questa fascia, ne spicca un'altra più sottile e di colore arancione. Il vairone può raggiungere mediamente i 15 cm di lunghezza, mentre più rari sono gli esemplari che arrivano ai 20cm.

NOME LATINO: Telestes souffia muticellus (Risso 1826)
FAMIGLIA: Cyprinidae
ORDINE: Cypriniformes
NOMI DIALETTALI: Vairon, Strion (Piem.); Varun, Verù, Torlon (Lomb.); Varò, Brusolo, Fagon, Fregarola, Pessata, Strai (Ven.); Gulla (Lig.); Vairon (Emil.); Roione (Abr.)

MORFOLOGIA: forma del corpo affusolata; testa piccola con bocca piccola ed in posizione terminale inferiore; colorazione bruna sul dorso, grigia sui fianchi e bianca sul ventre, lateralmente corre una fascia scura inferiormente alla quale è presente un'altra sottile fascia arancione, una macchia arancione è presente alla base delle pinne pettorali.
TAGLIA: 15-20 cm, eccezionalmente 25 cm.
DISTRIBUZIONE: corsi d'acqua, ma anche zone litorali lacustri, delle regioni settentrionali (prevalentemente in Piemonte e Liguria) e centrali fino alla Campania.
HABITAT: ha abitudini gregarie e predilige acque limpide con fondo ghiaioso, ma è rinvenuto anche in acque stagnanti con fondali fangosi; nelle acque montane è stato ritrovato fino sul Monviso (2113 m s.l.m.).
ALIMENTAZIONE: invertebrati bentonici.
RIPRODUZIONE: ha luogo tra fine Aprile e Luglio (più tardi in montagna) in acque a corrente vivace presso la foce di immissari a lago, su fondali preferibilmente ghiaiosi. Le uova sono piccole e numerose. I riproduttori, dopo la deposizione migrano a valle. Le larve schiudono dopo 10-20 giorni e si portano in acque più calme per nutrirsi di organismi planctonici. L'accrescimento è rapido e la maturità sessuale è raggiunta a tre anni quando la lunghezza è di 10-12 cm.
VAL. ECONOMICO: nullo.
NOTE: sono noti ibridi con la scardola e con il cavedano.

(tratto da pescaonline)


aggiornato il 21/05/2008 15:27:00